20 Maggio 2021

Circoli: in campo ogni sforzo per ripensare al termine del 1^ luglio

Non piace al senatore Dario Parrini e al segretario della federazione Pd Empolese Valdelsa Jacopo Mazzantini la decisione del Governo di rimandare al 1^ luglio il divieto per i circoli di svolgere attività sociali e culturali.

“Si apre tutto ma non i circoli dove fra l’altro il tracciamento è facile visto il tesseramento e i soci sono per lo più anziani vaccinati-afferma Mazzantini- non si possono trattare in modo diverso situazioni pressoché identiche. Non far fare attività sociali e culturali alle case del popolo, ai circoli Arci e Acli non ha senso quando altre attività come teatri, cinema, eventi sportivi sono già aperte o lo faranno a breve.

Ma alla considerazione giuridica si aggiunge quella politica: i circoli costituiscono il nostro tessuto associativo, presidi del territorio, una rete di volontariato che ha un ruolo sociale fondamentale. Con le loro attività si autofinanziano e attivano una serie di servizi preziosi per la comunità e si ravvivano soprattutto i centri più piccoli e le frazioni.”

“Nell’ultimo anno mi sono battuto con forza in Parlamento per garantire ai circoli parità di trattamento rispetto a realtà simili e perché venisse riconosciuto il loro essenziale ruolo sociale- afferma il senatore Parrini- Continuerò a farlo perché pur condividendo il principio di prudenza e gradualità che ha ispirato le decisioni governative non mi sembrano corrette scelte che appaiono discriminatorie come quella sulle attività sociali e culturali.

Vorrei ricordare che grazie lotta condotta in Parlamento sono arrivati nei mesi scorsi due risultati importanti: il fondo speciale di 100 milioni per i ristori agli enti del terzo settore, tra i quali i circoli ricreativi, fondo per il quale sono in corso le procedure di assegnazione e che darà ossigeno importante a molte strutture e il mio emendamento al decreto legge 2/21 che dal 13 marzo ha permesso che ai circoli venissero applicate le stesse regole dei pubblici esercizi per quanto riguarda la somministrazione di alimenti e bevande. Adesso metteremo in campo ogni sforzo possibile affinché ci sia un ripensamento sul termine del primo luglio e una equiparazione ad altri luoghi di svolgimento di attività culturale”.