Tagli da Governo Meloni: 630.000 di euro in meno per i Comuni dell’Unione
Quasi 80 milioni di euro in meno ai comuni della Toscana nel prossimo quinquennio: è quanto previsto dal governo di Giorgia Meloni e sarà sancito da un decreto interministeriale, attualmente congelato per essere poi pubblicato solo dopo il voto delle elezioni amministrative ed europee.
Il criterio di riduzione delle risorse penalizza i comuni virtuosi che sono riusciti a spendere nei tempi stabiliti i fondi del Pnrr. Vengono così sottratte nei fatti le risorse future necessarie per far funzionare le opere realizzate. La denuncia arriva dal Pd toscano, che attraverso i suoi capigruppo presenterà mozioni in tutti i consigli comunali della regione, finalizzate a mettere i cittadini a conoscenza dei tagli e impegnare anche le istituzioni locali a mobilitarsi affinché la realizzazione del piano quinquennale di tagli alle risorse destinate ai Comuni venga immediatamente sospeso e quindi cancellato.
Per gli undici comuni dell’Empolese Valdelsa i tagli ammonteranno a circa 630.000 mila euro all’anno, oltre 3 milioni di euro nel quinquennio.
“È una vergogna – dichiara Francesco Marzocchini capogruppo PD all’Unione dei Comuni EV – Per i nostri undici comuni si prospetta un nuovo inizio di mandato amministrativo in salita, se il Governo non rivedrà la propria posizione. Da una parte ci sono i soldi del PNRR che permettono di realizzare opere pubbliche per migliorare la qualità della vita dei cittadini, dall’altra parte c’è il Governo che ci taglia i finanziamenti ordinari che serviranno per farle funzionare”. “La beffa più grande per i cittadini del Circondario – aggiunge Jacopo Mazzantini, segretario della Federazione PD empolese Valdelsa – è rappresentata dalle campagne elettorali che i candidati di centro destra vanno facendo su territorio, fotografandosi accanto alle buche sulle strade, all’erba alta o ai lampioni non funzionanti. Lo andassero a dire ai loro rappresentanti che sono al Governo che a forza di tagli sulla spesa delle amministrazioni locali, le stanno spingendo verso la paralisi dei servizi”.